XVI secolo | |
Indirizzo: | Santa Croce 2070 |
Uso attuale: | privato / hotel |
Veduta aerea: | localizzare |
Il palazzo consisteva di due edifici indipendenti, ora separati. Entrambi s'affacciano sul Canal Grande, e si crede, che furono proprietà della famiglia cittadina Coccina, o Cucina, della quale parla Francesco Sansovino nella sua "Venezia città nobilissima et singolare". Il lato ovest è orientato verso il Campo San Staè e la Scuola dei Battioro. Secondo alcune testimonianze, la facciata posteriore era dipinta con affreschi mitologici del Zelotti, ora tutti scomparsi. La veduta di Vincenzo Maria Coronelli (1790) mostra una serliana nel annesso a sinistra. Ora l'arco centrale e chiuso, ma dietro si trova ancora una stanza di forma d'un portego. Una parte del palazzo è attualmente in fase di ristrutturazione con cambio di destinazione d'uso a turistico-alberghiera, un'altra parte è trasformato in vari appartamenti.
© 1999-2007 J.-Ch. Rößler
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