XVI secolo, XVII secolo | |
Indirizzo: | San Marco 3328 (Casa Vecchia), 3348 |
Uso attuale: | privato |
Veduta aerea: | localizzare |
Si tratta di tre corpi di fabbrica distinti per dimensioni e architettura. Dal punto di visto architettonico, il Palazzo Mocenigo Casa Vecchia, che sostituisce una fabbrica medievale, è il palazzo più recente e attribuibile al proto Francesco Contin. Il portego forma un angolo acuto colla facciata, dal momento che il terreno, delimitato verso sud da una calle, ha un taglio irregolare. Caduta la Repubblica, il palazzo fu venduto da una Mocenigo al francese Charmet. Attualmente, la facciata è in restauro e il secondo piano nobile in corso di frazionamento e rivendita.
Il gruppo centrale di due palazzi di altezza ridotta e ingressi, scaloni e cortili indepententi mostra caratteristiche costruttive e stilistiche della metà del Cinquecento. Gli affreschi che coprivano l'intera facciata sono ancora visibili nella stampa di Luca Carlevarijs del 1709, con la quale l'incisore attribuiva l'architettura a Andrea Palladio, teoria non sostenibile. Alcuni studiosi vogliono però attribuire un progetto non realizzato di Andrea Palladio per un sito piramidale a questo terreno. Consistevano questi due palazzi di due appartamenti, di cui uno, nell'Ottocento dimora di Lord Byron poeta inglese, recentemente fu venduto. Sono conservati alcuni stucchi nel mezzanino nonché affreschi nel piano nobile.
Palazzo Mocenigo Casa Nuova ha due piani nobili sovrapposti con serliane e una facciata interamente rivestita di pietra calcare. L'architettura, particolarmente apprezzata da John Ruskin, è del tardo Cinquecento e magari attribuibile a un seguace di Alessandro Vittoria, architetto di Palazzo Balbi in volta di Canal. La terrazza è un prodotto del primo Novecento. I Mocenigo San Samuel C.G. detti Manoni, discendenti di Tomà Mocenigo Procurator (morto nel 1550), figlio di Lunardo Procurator, abitavano i palazzo fino alla loro estinzione nell'Ottocento e producevano, oltre numerosi Procuratori, i Dogi Alvise I (1507-1577), Alvise IX. (1627-1709) e Alvise III (1662-1731) Mocenigo.
Blasone dei Mocenigo nella serliana di uno dei palazzi |
© 1999-2007 J.-Ch. Rößler
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